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Carcere Beccaria di Milano: Poliziotto Penitenziario picchiato da detenuto del minorile

di Redazione
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Carcere minorile "Cesare Beccaria" Milano

“La situazione è ormai insostenibile e merita attenzione da parte delle Istituzioni preposte e dall’Amministrazione”. Così il coordinatore regionale della FP CGIL Lombardia Polizia penitenziaria, Calogero Lo Presti, commenta l’aggressione subita nei giorni scorsi da un poliziotto penitenziario dell’Istituto Penale Minorile Beccaria di Milano, assalito da tre persone detenute e costretto a ricorrere al Pronto soccorso per le numerose contusioni riportate. Il sindacato denuncia la situazione “insostenibile” all’IPM, dove il tasso di sovraffollamento è sempre più elevato. “Su una capacità di 36 posti letto – riferisce Lo Presti – la popolazione detenuta varia da 43 fino a 49 persone”.

L’apertura del nuovo padiglione è ferma ormai da anni. “Viceversa, per la Polizia Penitenziaria registriamo una gravissima carenza di personale, basti pensare ai 12 poliziotti trasferiti verso altre strutture e mai rimpiazzati”. Per il coordinatore regionale della Fp Cgil Lombardia Polizia penitenziaria “i lavoratori, già in difficoltà per i carichi di lavoro, non si sentono tutelati, l’ambiente lavorativo è divenuto pesante ed ingestibile. Lo stress li sta attanagliando. Praticamente siamo dinanzi ad un caos ed eventi critici senza che l’amministrazione adotti dei seri provvedimenti. Siamo molto preoccupati che l’ambiente possa degenerare”.

“La Fp Cgil – afferma il segretario Cesare Bottiroli- ha più volte denunciato a tutti i livelli dell’amministrazione della Giustizia Minorile le condizioni in cui versa il Beccaria. Bisogna prendere provvedimenti seri, concreti, e gestire questa pericolosa situazione che difficilmente, restando tale, potrà fare svolgere compiutamente all’Istituto i suoi compiti. Bisogna intanto assumere tutto il nuovo personale necessario. Tenendo anche conto che le carenze di organico stanno anche avendo ricadute sull’attività amministrativa che viene sacrificata per fare fronte alle diverse incombenze, tra qui gli spostamenti tra carceri. All’agente aggredito va tutta la solidarietà del nostro sindacato. La salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è per noi una priorità e continueremo a perseguirla con determinazione”.

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