“Si è svolto questa mattina a Roma, presso la sede del Ministero della Giustizia, un incontro con il Sottosegretario On.le Andrea Delmastro Delle Vedove e le rappresentanze sindacali del Corpo di Polizia Penitenziaria”.
“Il Sottosegretario, che ha la delega del Ministro Nordio a trattare le tematiche che riguardano il Corpo, ha ascoltato gli interventi dei sindacati e si è assunto il compito di promuovere e portare a termine numerose iniziative a favore dei Poliziotti penitenziari” riferisce Mirko Manna, FP CGIL Polizia Penitenziaria, a seguito dell’incontro che aggiunge:. “Valuteremo il concreto esito dell’incontro alla effettiva realizzazione degli impegni assunti”.
Tra gli impegni del sottosegretario una maggiore tutela giuridica delle migliaia di donne e uomini che lavorano nelle carceri italiane, annunciando la volontà di rivalutare l’istituto della sospensione cautelare nei confronti dei poliziotti coinvolti in processi in corso fino a considerare l’eventualità di costituzione come parte civile da parte del Ministero e del DAP, nei processi nei confronti degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria.
Sul merito del funzionamento e dell’organizzazione carceraria l’impegno ad assegnare, entro l’anno, in pianta stabile un Direttore ed un Comandante di Reparto di Polizia Penitenziaria, presso ognuna delle 190 carceri; l’aumento delle piante organiche di Polizia Penitenziaria presso il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, negli istituti per minorenni e negli UIEPE; l’aumento e miglioramento dell’offerta formativa al personale del Corpo, adeguandola alle reali esigenze operative.
Sul piano operativo la definizione di protocolli sulle le modalità d’intervento della Polizia Penitenziaria nell’ambito dei propri compiti istituzionali a garanzia della sicurezza negli istituti, nel rispetto della tutela del reo.
Infine, il sottosegretario Delmastro ha annunciato la fornitura di oltre 44mila uniformi con relative insegne di qualifica.
“Attendevamo da mesi il confronto con i vertici del DAP e l’autorità politica, soprattutto per affrontare i problemi veri delle donne e degli uomini in divisa a partire dalle condizioni di lavoro al limite con turni ormai insostenibili, dovuti alle gravi carenze d’organico e al sovraffollamento delle carceri.
Occorrono assunzioni e subito. Occorre sostenere il reddito dei poliziotti con il contratto scaduto ormai da un anno e mezzo mentre il costo della vita é aumentato. Il governo finora ha tagliato le risorse economiche per il Corpo di Polizia Penitenziaria con la sua prima legge di bilancio e non ha messo a disposizione un euro per i rinnovi dei contratti. Per questo non ci faremo abbagliare dagli specchietti per le allodole e giudicheremo il governo con i suoi ministri e sottosegretari alle prove dei prossimi mesi”. Così il commento finale della Funzione Pubblica CGIL.