Riunione DAP su ripartizione incremento personale nella pianta organica del Corpo di Polizia Penitenziaria

Giovanni Russo e Carlo Nordio

Si è svolta questa mattina la riunione convocata dal DAP per discutere con i Sindacati del Corpo di Polizia Penitenziaria, la ripartizione delle dotazioni organiche alla luce degli incrementi previsti.

La proposta del DAP prevede:

un incremento di 270 unità (di tutti i ruoli) per gli istituti penitenziari per adulti;

un incremento delle dotazioni organiche nel ruolo agenti/assistenti uomini degli Istituti Penitenziari di 1329 unità rispetto a quelle del D.M. del 2017;

organico del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità che si attesterebbe su un totale di 1550 unità;

riduzione dell’organico della sede Dipartimentale che si attesta ora su un totale di 570 unità;

implementazione dell’organico del Gruppo Operativo Mobile che verrebbe portato a complessive n.765 unità.

Lo schema di ripartizione proposto dal DAP (come visibile nell’allegato), prevede dei numeri aggregati a livello di Provveditorato, senza il dettaglio dell’intenzione di incremento per ciascun Istituto penitenziario.

Diciamo subito che la FP CGIL ha rispedito al mittente la (non) proposta del DAP che si è limitata a chiedere di accettare una distribuzione “a scatola chiusa”, senza aver fornito dati nel dettaglio delle carenze di personale negli Istituti penitenziari che presentano notevoli differenze di distribuzione tra i Ruoli e tra un Istituto e l’altro, anche in caso di carceri con medesime caratteristiche.

Si tratta di un comportamento da parte del DAP davvero inaccettabile. Il Dipartimento evidentemente ha perso il significato delle riunioni con i Sindacati della Polizia Penitenziaria, probabilmente seguendo il deprecabile esempio del Capo DAP Giovanni Russo che si rifiuta ostinatamente di confrontarsi con la parte sindacale.

Il DAP, ha portato sul tavolo una proposta di distribuzione di incremento di organico, senza fornire i dati sui numeri previsti dei prossimi pensionamenti nel Corpo di Polizia Penitenziaria, senza fornire i dettagli su quanto sia il personale impiegato nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti che attualmente non rispondono ad alcun criterio di assegnazione e/o dismissione, senza comunicare quanti e con quali mansioni sono gli addetti presso i Nuclei Investigativi Regionali che rispondono della loro apertura e chiusura all’impiego, solo ai Provveditori regionali.

Non è stato ancora fornito un chiarimento sul personale del GOM: da chi dipendono amministrativamente parlando,

Il DAP oltretutto, continua a considerare nella dotazione degli organici, solo il personale “amministrato” e non quello realmente “in forza” e questo crea situazioni paradossali che ogni appartenente al Corpo ben conosce.

Per questo, come FP CGIL Polizia Penitenziaria, abbiamo anche fatto la proposta di portare l’incremento dell’organico dei Baschi Azzurri, fono a 50 mila unità ed oltre; tanto, se dobbiamo discutere di come distribuire un personale in più che sappiamo per certo non verrà mai assunto, tanto vale puntare in alto con i sogni…

In conclusione, la delegazione della FP CGIL Polizia non concorda con la Parte Pubblica e rispedisce la proposta al mittente, ritenendola priva di alcun significato rispetto alle reali esigenze del Corpo di Polizia Penitenziaria che sta arginando una situazione drammatica nelle carceri del Paese, senza una reale guida da parte dei vertici del DAP.

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